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BodyCount: intervista ai creatori Simon Berletti e Sanaà Selfaoui

23/12/2013 | News
BodyCount: intervista ai creatori Simon Berletti e Sanaà Selfaoui

7 corpi, 7 episodi, 7 protagonisti uguali ma diversi, 7 momenti di adrenalina pura concentrati in pochi minuti e su una web serie. Questo è "BodyCount" la mini serie da poter seguire tutta su YouTube, ideata da Simon Berletti, che ritroviamo anche alla regia coadiuvato da Sanaà Selfaoui.

Ferito in maniera grave durante una doppia esecuzioni per mano di quattro assassini, "7" come viene chiamato, ne esce incolume ma senza memoria. Viene così reclutato da un'organizzazione segreta per uccidere 7 criminali inclusi nella lista dei "BodyCount". Per ogni obiettivo assegnatogli dovrà cambiare aspetto ed identità, grazie all'aiuto di due abile chirughi. Quando scoprirà che nella lista delle persone da uccidere ci sono i 4 che hanno partecipato all'esecuzione della sorella, si propone senza scrupoli ad uccidere i 7 nomi del Body Count.

Si dice sempre che in Italia non ci sia posto per i giovani, forse è vero, ma i nostri giovani sono in grado di crearsi il loro spazio ed imporsi grazie al loro talento e alle loro idee.

E questo è quello che dimostra il team di "BodyCount" che attraverso una web series piena di colpi di scena e una tensione da far invidia anche al miglior thriller americano, si impone per una buona realizzazione e soprattutto, finalmente, per un'idea originale.

Abbiamo intervistato in esclusiva per Voto 10 due perni fondamentali della produzione, Simon Berletti e Sanaà Selfaoui, sceneggiatori nonché rispettivamente regista e aiuto regista.

E' sempre difficile, soprattutto di questi tempi, riuscire a trovare spazio in questo mondo. Certo You Tube aiuta molto con la visibilità, ma come vi siete comportati per la ricerca dei fondi, i permessi per le location e le attrezzature?
Il nostro progetto è low Budget, questo non indica  non spendere soldi ma cercare di trovare soluzioni efficaci che non richiedano grandi somme di denaro. Per location, attrezzature ed altro gli amici ed i conoscenti sono l'acqua nel deserto, vedere che anche loro mettevano a disposizione spazi, case, giardini ecc. è stato  molto gratificante, soprattutto perché anche loro credevano nel progetto e nelle nostre capacità.

Immagino che per la regia vi siate aiutati a vicenda. Quali sono le vostre influenze dal mondo del cinema o delle serie tv?
Chiunque crei qualcosa è sempre influenzato dai precedenti in positivo o in negativo. Noi abbiamo cercato di sfruttare le nostre conoscenze per creare un unico stile da cui partisse tutta la serie ma senza ricadere nella monotonia. Difatti abbiamo deciso che ogni episodio potesse considerarsi un piccolo corto con una piccola variazione nello stile, con qualche citazione e con qualche richiamo a generi diversi.

Sanàà, quale è il ruolo di un aiuto regista ai giorni nostri e come ti sei trovata a scrivere le sceneggiature assieme a Simon e Giacomo Armaroli?
L'aiuto regia è un ruolo importantissimo, è colui che incastra i tasselli, che si occupa della troupe, che si impegna nella buona riuscita del lavoro e la persona che sa cosa vuole il regista e che deve fare in modo che tutti capiscano quale sia l'obbiettivo.
Lavorare con Simon e Giacomo è una bellissima esperienza, creare trame e buttare giù idee per ogni singolo episodio è veramente divertente perché crei qualcosa dal nulla insieme ad altre persone,  ma soprattutto perché fai qualcosa che ami fare e lo fai con persone che condividono il tuo amore.

Avete un consiglio da dare per chiunque voglia intraprendere questa strada?
Non fatevi scoraggiare se credete che questa sia la vostra strada ma al contempo siate organizzati, create un idea o uno scopo. Sappiate che questo lavoro richiede il saper lavorare con tante persone, il lavoro di tutti è indispensabile non solo il tuo, quindi cercate di contagiarli il più possibile con la vostra idea ma soprattutto abbiate fiducia nell'idea e quello l'importante.

Quale è la chiave del successo nel web di Body Count?
Sono più che sicura una chiave del successo della serie  siano tutte le domande che si fa lo spettatore dopo una puntata, creiamo delle domande e man mano diamo delle risposte. Ti assicuro che è bellissimo ascoltare tutte le ipotesi che gli spettatori creano perché da grande ed incallita spettatrice di serie mi rispecchio molto nel mondo delle ipotesi.  Ovviamente i personaggi sono un' altra grande chiave, le loro sfaccettature, la loro psicologia è creata nei minimi dettagli e il più del lavoro lo fanno loro. Lo spettatore può amarli, fare il tifo per qualcuno di loro, odiarli o identificarsi.

Come sono nate le 7 identità?
Le 7 identità sono state create a servizio della storia, ogni qualvolta si volesse dare una svolta alla storia. Creano anche un grande impatto psicologico il veder interagire il nostro protagonista con un identità non sua. lo spettatore sa che è lo stesso personaggio ma avendo fattezze e comportamenti diversi crea un altro personaggio e ci si ritrova ad averne due nella stessa scena.

Quanto ci vuole per girare un episodio?
Ogni episodio ha richiesto un tempo di lavorazione differente, l'organizzazione varia da episodio a episodio perché cambiano molte cose come location ed attori quindi viene richiesto un tempo diverso.

Cosa ci aspetta nella seconda stagione?
La seconda stagione subirà grandi cambiamenti rispetto alla prima, ci saranno nuovi personaggi mentre quelli che già conosciamo verranno approfonditi. Vi assicuro che risponderemo a molte risposte.

Vedendo questa serie, composta tutta da giovani è come se una speranza si aprisse per il futuro anche nel mondo del lavoro. Cosa ne pensate voi della situazione di chi fa un lavoro artistico di questi tempi, quali sono le possibilità di affermare la propria voce?
Il web aiuta molto chi vuole proporre qualcosa ma quel qualcosa deve essere  un buon lavoro. Viviamo nel tempo in cui tutti possiedono una reflex e quindi hanno la possibilità di usare internet a loro favore ecco noi vogliamo far passare l'idea che non basta questo, serve del lavoro e dell'impegno prima e che si crea qualcosa di buono anche pochi mezzi basti vedere grandi produzioni che alla fine non vengono amate dal pubblico.

Ora non ci resta che attendere il prossimo settembre per la nuova stagione, augurando a questi giovani creativi e di talento di continuare ad avere successo come lo stanno già riscuotendo.

Sara Prian

 


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